mercoledì 22 gennaio 2014

[Genova] Presentazione del libro di Adriano Scianca "Ezra fa surf"



[Savona] La Foresta Che Avanza Liguria vs Tirreno Power


Vado L. Questa notte i militanti de “La Foresta Che Avanza”, gruppo ecologista di CasaPound Liguria, hanno spiegato davanti alla centrale della Tirreno Power uno striscione di 9 metri con su scritto, a caratteri cubitali, “Lasciateci respirare”.
“Esiste – dichiara Simona Saccone Tinelli, responsabile LFCA per la Liguria – un fascicolo contro ignoti aperto presso la magistratura per disastro ambientale. Si calcola che nell’area di Vado Ligure e Savona, da quando è stata attivata la centrale Tirreno Power, ci siano un migliaio di casi in più di cancro rispetto alla norma. Il nostro auspicio è che venga fatta il prima possibile chiarezza”.
“Vista la delicatezza dell’argomento pensiamo che il problema vada affrontato in modo organico. La politica infatti dovrebbe tutelare i cittadini sotto il profilo ambientale e, dall’altro, difendere l’occupazione dei lavoratori. Crediamo fortemente sia possibile coniugare questi due aspetti, troppe volte posti in antitesi in ossequio alle speculazioni di chi guadagna sulla salute altrui. Da oggi ‘La Foresta Che Avanza’ è attiva e vigilerà su questa e molte altre situazioni. La nostra non è una semplice azione di protesta ma una concreta sensibilizzazione a favore del cittadino che proseguirà mediante la nostra webradio, Radio Bandiera Nera Ligura” conclude Saccone Tinelli.

martedì 21 gennaio 2014

[Genova] CPI Liguria contro il caro asili


Genova: volantini di CasaPound Italia davanti a nidi pubblici, ‘Vengo anch’io, no tu no’ L’azione di Cpi contro le rette alle stelle del capoluogo ligure
Genova, 23 settembre. Un’azione di protesta contro i progressivi tagli dell’amministrazione comunale genovese a favore degli asili nido pubblici e convenzionati è stata messa a punto nella notte nel capoluogo ligure dai militanti di CasaPound Italia Liguria. Volantini affissi dinnanzi alle entrate di sette “nidi” pubblici, per sottolineare la “scarsità del servizio e del sovvenzionamento pubblico, che costringe le famiglie a pagare rette altissime (a Genova si registra un vero e proprio record nazionale) oppure a vedere negata sempre più frequentemente l’ammissione dei bambini appartenenti a famiglie regolari, che ad esempio dichiarano tutti i loro redditi.
“’Vengo anch’io , no tu no’ recita amaramente il volantino proprio per indicare – si legge in una nota di Cpi - l’esclusione da un diritto fondamentale, che è sempre più un miraggio per le famiglie italiane del ceto medio, con entrambi i genitori che lavorano regolarmente, costrette sempre più spesso a rivolgersi ad asili nido privati e a sborsare anche 500 euro al mese’’. Secondo CasaPound Italia “occorre dunque modificare i parametri e i requisiti di accesso agli asili, che in tutta evidenza non favoriscono le giovani famiglie, escludendo i bambini del servizio pubblico, penalizzando le madri lavoratrici, lasciando in difficoltà le giovani coppie”. Per CasaPound “è ora di invertire la rotta”.



[Genova] CPI Liguria al fianco della Siria


[Genova] CPI Liguria: No Ius Soli